Citato già in un documento del 1836 sotto la voce “Negozianti di Pianoforte” insieme ad altri cinque per la città di Torino, vince poi nel 1854 la medaglia d’argento a Expo Genova e la medaglia di bronzo a Expo Torino 1858. Intorno agli anni ’60 dello stesso secolo, Berra viene rinominato C.Baer, per allinearsi a tutti quei marchi italiani che trasformarono il proprio nome in una parola che potesse ricordare un marchio tedesco, fatto molto frequente in quegli anni. L’atelier di vendita ed il relativo laboratorio di costruzione si spostò in via Principe Tommaso 31, sempre a Torino nel 1878. Fu intorno agli anni ’60 del novecento che la fabbrica si vide costretta a chiudere, insieme a decine di altre case costruttrici italiane, causa una fortissima concorrenza a basso costo (e relativa bassa qualità) di provenienza dalla germania dell’est e dall’oriente.
Oggi il marchio Baer continua la sua storia grazie alla continua collaborazione tra Italia, Germania e Cina, dove assemblando prodotti di altissima qualità, come ad esempio la tavola armonica prodotta da Ciresa nella Val di Fiemme, permettono di creare uno strumento dal rapporto qualità prezzo veramente eccezionale. Sono decine i pianoforti importati dalla Cina presenti in Italia e in Europa, Baer ha deciso di distinguersi da questa massa inserendo al suo interno i più importanti componenti prodotti in Italia e Germania. Il risultato è uno strumento che si differenzia nettamente da tutti gli altri importati dall’oriente, pur mantenendo prezzi estremamente concorrenziali.
Pianoforti Baer in Produzione
Baer 118
Baer 123
Baer 126
Baer 175
La qualità dei componenti che contraddistingue Baer
Tra i componenti di pregio presenti nella linea Baer troviamo in primis la tavola armonica prodotta dalla ditta Ciresa della Val di Fiemme, un vero e proprio orgoglio italiano. Stesse tavole usate oggi da altri grandi costruttori di pianoforti, come Fazioli, Bechstein, Blüthner, Sauter e altri, sono fatte con lo stesso legno che Stradivari sceglieva per costruire le sue opere d’arte, viste le loro straordinarie capacità armoniche. Grazie a questo importante accorgimento i Baer riescono ad ottenere un suono ammirevole e sempre apprezzato.
Altro componente fondamentale è la martelliera, fatta produrre sotto specifiche richieste da Abel in Germania, produttore esclusivamente di martelliere per pianoforti, che costruisce e personalizza set completi per i marchi più prestigiosi. Scelto quindi il feltro più idoneo al tipo di pianoforte e assemblato a regola d’arte, la voce dello strumento viene arricchita e avvicinata ai suoni europei, dando al pianoforte una facilità di essere apprezzato molto rara per strumenti di quella fascia di prezzo.
Le corde bianche sono anch’esse frutto di una scelta accurata, prodotte in Germania dal marchio Röslau, contribuiscono a migliorare il suono essendo un prodotto di elevata qualità. Anche nella meccanica e nella tastiera sono presenti alcune accortezze forti dell’aumentare la qualità dello strumento, come ad esempio una vite di regolazione delle molle di ritorno e un comodissimo sistema di regolazione del peso della tastiera; sotto ogni tasto è presente un piccolo bilancere con un peso scorrevole che, spostato avanti o indietro, aumenta o diminuisce il peso del tasto stesso.